Nel maggio del 2005, il W3C, il consorzio che guida lo sviluppo del World Wide Web, ha annunciato il lancio della Mobile Web Initiative (MWI). Tim Bernerse Lee (il direttore del consorzio), ha riconosciuto che “l’accesso da dispositivi mobili al Web è stata un’esperienza di seconda classe per troppo tempo” […]. La MWI vede nei dispositivi mobili attori di primaria importanza e produrrà materiali che aiutino gli sviluppatori a rendere la fruizione del Web da mobile realmente significativa.”
La presenza nel comitato di aziende come Nokia, Ericsson, France Telecom, Vodafone e NTT DoCoMo fa sperare che l’iniziativa, se portata avanti con spirito unitario, possa condurre alla definizione di “standard” simili a quelli adottati per il “web da desktop” che, avvallati dagli operatori e dai produttori (di fatto coloro che dettano le regole) garantirebbero una vera usabilità per la fruizione dei contenuti, in un ideale equilibrio tra grafica e rapidità di accesso all’informazione.
Per quanto riguarda le problematiche legate alla concezione e allo sviluppo su Mobile, Rachel Hinman ne fa un efficace sunto:
Per analizzare le potenzialità del mercato in Italia è stato decisamente significativo il recente convegno “Mobile Content & Internet: niente è più come prima!“, promosso dall’Osservatorio Mobile Content & Internet della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net) in collaborazione con l’ICT Institute, il Dipartimento INDACO del Politecnico di Milano e il MEF – Mobile Entertainment Forum. Per la prima volta, infatti, è stata svolta una specifica ricerca sui consumatori italiani (un campione di 3.200 individui) che ha messo in evidenza alcuni aspetti significativi per la comprensione delle dinamiche di questo mercato.
“Quello che sta avvenendo è un profondo e radicale cambio di paradigma che renderà fondamentale fare serie riflessioni sui modelli di business da proporre in ambito Mobile. – ha dichiarato Andrea Rangone, Coordinatore degli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano – Questa fase, già iniziata nel 2007, impone la ricerca di un nuovo equilibrio tra il mondo più tradizionale dei Mobile Content a pagamento, basato sui canali Telco-centrici e il nuovo modello di Mobile Internet, ulteriormente spinto nel 2008 dal lancio dell’iPhone, dall’incremento dei servizi di Gambling e dalla nascita degli Application store (di Apple e di Nokia-N-Gage). E se il settore complessivo dei Mobile Content & Internet cresce solo del 3% nel 2008 e si assesta a quota 1,2 miliardi di Euro, è l’effetto congiunto di due dinamiche opposte: da un lato, per la prima volta dalla nascita, una riduzione del mercato dei contenuti a pagamento pari al 2%; dall’altro una buona crescita dei ricavi da Mobile Internet pari a circa il 20%.
E’ significativo quindi che la navigazione internet tramite cellulare, favorita dalla diffusione di telefoni 3G, registri alti livelli di penetrazione in Italia: l’accesso a notizie e informazioni via browsing è cresciuto del 12% in gennaio, poco meno della media europea del 14%, e nonostante la penalizzazione derivata dalla preponderanza delle carte prepagate e delle tariffe a consumo.
Altrettanto significativo il punto di vista dei consumatori: l’analisi evidenzia un elevato livello di conoscenza dei Mobile Content nella popolazione italiana: il 94% dichiara di essere a conoscenza della possibilità di fruire di almeno una tipologia di Mobile Content tramite il proprio telefono cellulare. Per alcune tipologie di contenuti – come, ad esempio, Suonerie, Giochi, Informazioni via Sms, Televoto, Sfondi – tale percentuale è superiore all’80%. Oltre il 25% della popolazione italiana, pari a oltre 13 milioni di individui, dichiara di aver acquistato almeno un Mobile Content nell’ultimo anno. Poco più del 14% (circa 7,7 milioni di persone) dichiara di aver acquistato più di una tipologia di contenuto. Quasi il 6% (3,1 milioni di individui) dichiara di aver comprato Mobile Content almeno una volta al mese.
Un’ultima considerazione: le vendite di Mobile Content, pari a quasi 900 milioni di Euro, valgono in valore 3 volte circa i ricavi da Mobile Internet e sono più o meno equivalenti all’intero comparto della pubblicità su Web.
Questo dato deve far riflettere: il giovane Mobile Content (poco più di 7 anni) ha già superato in valore la ormai quindicenne pubblicità online.
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