Come ben sappiamo, parametro importante per il successo di un’azienda è la condivisione della mission, dei valori e degli obiettivi della stessa tra tutti i suoi componenti.
L’Intranet aziendale, utilizzando protocolli e standard Internet, crea un ambiente comune ed è quindi lo strumento ideale per la diffusione immediata delle informazioni, con conseguente trasparenza dei processi, condivisione delle conoscenze, riduzione del lavoro inutile e rafforzamento della capacità di controllo del centro aziendale sull’intera attività dell’impresa.
Le Intranet prevedono solitamente un Corporate Portal, dal quale si accede a più applicazioni, specifiche e di svariata utilità, quali il publishing (comunicazione di contenuti), il document management (archiviazione, indicizzazione, correlazione e ricerca di contenuti), le community (supporti all’interazione tra gli utenti) e tutta una serie di servizi interattivi ai dipendenti (help desk, e-learning, modulistica etc.).
Nelle realtà imprenditoriali le Intranet possono configurarsi nelle situazioni più eterogenee a seconda degli obiettivi che si propongono. Secondo l’Osservatorio permanente sulle Intranet della School of Management del Politecnico di Milano, sono classificabili in 4 diversi modelli: informative, istituzionali, operative e di knowledge management.
Ma, così come il Web 2.0 è stato il buzzword degli ultimi due anni, si sente ormai sempre più parlare di Entreprise 2.0, ovvero di aziende che iniziano ad utilizzare internamente quegli strumenti che hanno fatto il successo del web 2.0.
Ma questo, che cosa significa? lanciare un blog?
Secondo il professor Andrew McAfee (ricercatore nuove tecnologie Università di Harvard): “l’entreprise 2.0 corrisponde ad un utilizzo delle piattaforme sociali emergenti all’interno di un’azienda o tra più aziende, i loro partners e i loro clienti“.
Una definizione che ha certo il merito di essere breve, ma non più di quella di Indus Khaitan: “Entreprise 2.0 = Writable Intranet”.
All’insegna quindi di queste nuove istanze, oggi le intranet avanzate integrano nuovi strumenti di collaborazione: fondendosi con sistemi informativi tradizionali puntano alla creazione di Virtual Workspace sempre più integrati, che favoriscono i cambiamenti e la riconfigurazione degli assetti interni dell’azienda, stimolando l’innovazione e la collaborazione tra persone e funzioni, prova di come si possono ottimizzare i processi organizzativi a supporto delle strategie di business. Questo apre prospettive di cambiamento ed evoluzione che vanno ben oltre la pubblicazione di nuovi strumenti: assisteremo certo all’attuarsi di dinamiche che porteranno le imprese ad adattarsi alle sfide dell’economia della conoscenza e delle evoluzioni sociali, pena la loro stessa sopravvivanza.
E’ quindi essenziale iniziare da subito una riflessione in tal senso: pensate solo che presto saranno le generazioni di MySpace e Facebook ad arrivare sul mercato del lavoro, e che potrebbero snobbare la vostra azienda troppo ‘out’ per postulare invece presso vostri competitors.
Vorrei concludere questa riflessione ricordando l’acronimo SLATES, che elenca i componenti essenziali della collaborazione 2.0: Search, Links, Authoring, Tags, Extensions e Signals, augurandomi che presto si affermerà un quinto modello di intranet aziendale: il modello “wiki”.
Inserisco una nota tecnica, che ritengo non semplicemente accessoria per gli scenari di intranet corporate di cui stiamo dibattendo.
La maggior parte delle corporate presenti sul mercato, per raccogliere le sfide che da questo provengono con frequenza ormai quasi quotidiana, hanno dovuto fare della delocalizzazione, non solo dei processi produttivi o logistici, uno strumento di successo, a volte, di pura sopravvivenza, altre.
Le Virtual Private Network, VPN, vere e proprie intranet che varcano i confini fisici del building utilizzando come sub-strato internet e garantendo la sicurezza degli accessi e dei contenuti, sono lo strumento che ha consentito di gestire in modo appropriato questa delocalizzazione e di creare il concetto stesso di intranet corporate.
E’ divenuto gesto ormai automatico per molti di noi collegarci ai server di servizi o applicazioni, ed avere pieno accesso ai contenuti di cui abbiamo bisogno, della nostra azienda anche quando ci troviamo lontani dall’headquater o comunque dallo stabile in cui questi server sono fisicamente residenti. Bene, tutto questo è reso possibile dall’esistenza delle VPN.
It’s hard to find educated people about this topic, however, you sound like you know what you’re talking about!
Thanks