Google ha recentemente pubblicato uno studio di eye-tracking (oculometria) sulla sua pagina dei risultati: Eye-tracking studies: more than meets the eye .
Niente di nuovo da segnalare: solo la conferma della famosa regola del ‘triangolo d’oro’ formato dal logo, i primi risultati ed i links sponsorizzati:
Vi troviamo anche un piccolo video, abbastanza d’effetto ma di ben limitato interesse:
Più interessante invece lo studio pubblicato da una società francese specializzata nell’oculometria: Miratech, con il suo La lecture d’une page de résultats Google.
Troviamo infatti importanti informazioni aggiuntive, come scoprire che, se il ‘triangolo d’oro’ è certo una realtà, questa si iscrive in una dimensione temporale di una sua certa importanza: i links sponsorizzati sono infatti letti solo 4 secondi dopo i risultati centrali, e rappresentano solo un minima parte dell’attenzione rivolta alla pagina:
Altro interessante insegnamento: non esiste uno schema di lettura-tipo che faccia l’unanimità nell’utenza,
Morale della favola: per quanto i risultati di uno studio di eye-tracking siano davvero spettacolari e talvolta, anche un po’ scontati, la loro interpretazione richiede una certa dose di esperienza e… anche un certo intuito.
Meditate signori… meditate… 😉
[…] I testi dovrebbero essere “skimmable” (non so proprio come tradurre) perché utenti nella rete non leggono molto. In media solo il 28% del testo in una pagine viene veramente letto. (Vedete anche il nostro articolo Eye-tracking studies: more than meets the eye) […]